CONVERSIONE PATENTE SALVADOREGNA
L’ultimo accordo ha scadenza il 04/08/2021.
Per ottenere la conversione della patente bisogna:
- Essere residenti in Italia da meno di quattro anni al momento della presentazione della domanda.
- Che la patente sia stata conseguita prima della residenza in Italia.
Se non ci sono queste condizioni si dovranno effettuare gli esami di teoria e pratica per avere la patente italiana (esame di revisione).
La conversione della patente salvadoregna è consentita solo per le categorie A e B.
CHE DOCUMENTI SERVONO:
- Carta d’identità.
- Codice fiscale.
- Permesso di soggiorno.
- (in caso di nuovo rilascio in corso è ritenuta valida la ricevuta postale o quella rilasciata dalle competenti autorità di P.S., attestante tale richiesta).
- (in caso di rinnovo in corso bisogna allegare alla fotocopia del permesso scaduto anche la ricevuta postale o quella rilasciata dalle competenti autorità di P.S., attestante tale richiesta). - Fotocopia fronte-retro della patente straniera.
(Una volta pronta la patente italiana, occorre presentare in Motorizzazione il documento straniero in originale per ritirare la patente italiana.) - 1 foto tessera.
La foto deve essere su fondo chiaro, recente, nitida, a capo scoperto (tranne nei casi in cui la copertura del capo sia imposta da motivi religiosi). Non sono accettate fotografie stampate su carta termica (realizzate con computer). - Certificato Medico dematerializzato, in bollo da 16€ da assolvere con versamento sul c/c 4028, con foto e fotocopia dello stesso.
- con data non anteriore a 3 mesi se la visita è effettuata da un medico monocratico.
- con data non anteriore a 6 mesi se è effettuata da una Commissione medica locale. - Certificato delle patenti di guida salvadoregne: dovrà essere rilasciato dal Vice Ministro del Trasporti di El Salvador. (Si precisa che è onere dell’utente recarsi presso la Rappresentanza diplomatico consolare salvadoregna per richiedere la certificazione in esame. Detta Rappresentanza fa da tramite per l’acquisizione del Certificato, lo traduce e lo consegna al richiedente.)
Il Certificato deve recare in calce la «postilla» ai sensi della Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961; la traduzione del certificato, resa dalla Rappresentanza diplomatico-consolare, deve essere invece legalizzata in Prefettura. - Compilare modulo di autocertificazione della data di prima residenza in Italia.
TEMPI:
Da verificare in base al periodo.
Ottobre 2020: attesa media 4-5 mesi.